Hatiti, “il terzo girone dell’inferno”

Secondo giorno

La mattina abbiamo incontrato un prete della parrocchia Latranbay, anche qui serve una scuola ma anche la ristrutturazione della chiesa.

Poi abbiamo avuto un incontro con Medici Senza Frontiere, abbiamo visitato il cantiere della costruzione di un ospedale.
È un progetto molto interessante. Ringrazio tutta l’equipe che ci ha accolto con calore e molta disponibilità

Il terzo incontro è stato con l’associazione locale “L’Albre de la vie”.
Un gruppo di quattro persone, fondatori dell’associazione, hanno affittato una casa per ospitare una ventina di bambini orfani.
Qui ci si è stretto il cuore nel vedere dei cuccioli di bambini che non solo non hanno i genitori, ma vivono una situazione difficile in quanto la struttura necessita di tutto e a volte l’associazione ha difficoltà anche a procurare loro del cibo perché non hanno sovvenzioni. I fondatori  fanno quello che possono con il loro stipendio.
Nonostante la precarietà della struttura, del cibo e della attività, la loro priorità è poter realizzare una scuola per i bambini.

Dopo questo incontro abbiamo fatto un giro per la città… case cadenti, macerie e chilometri di tende dove la gente abita, da un anno e mezzo, senza corrente e servizi igienici.

Le due persone che erano con me in questo viaggio hanno definito tutto questo con poche e semplici parole che rendono molto bene il triste e desolante spettacolo che avevamo davanti agli occhi: “il terzo girone dell’inferno”.

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