Haiti

Non voglio usare molte parole per raccontare il mio recente viaggio ad Haiti, vorrei piuttosto far parlare le foto, per lasciare a ognuno le proprie parole e i propri pensieri.
Vi racconterò il viaggio con un piccolo diario, per riassumervi ciò che ho visto laggiù.

Primo giorno.

Il tragitto per andare e tornare è stato pesante ed interminabile, sull’autostrada Pesaro Bologna un traffico allucinante e abbiamo rischiato di perdere  l’aereo, ma per fortuna poi, solo in questo caso, l’aereo era in ritardo!

Bologna – Francoforte, Francoforte – Santo Domingo, Santo Domingo – Port au Prince, code e code per i controlli  alle dogane, da aggiungersi a 7 ore di fuso orario!

Ma tutto questo non ci ha fermati. Appena arrivati, con le valigie in macchina, abbiamo iniziato il nostro programma di lavoro.

Abbiamo incontrato una suora Haitiana della congregazione “Suore della Divina Provvidenza” che sta cercando aiuti per costruire delle scuole e una struttura per accogliere venti ragazze orfane che ora, dopo il terremoto del 12 gennaio 2010, sono accampate.

Abbiamo pranzato da una coppia di amici, Anna e Davide, che si sono trasferiti ad Haiti subito dopo il terremoto con i loro due bambini, Tobia di quattro e Giona di due anni. Ci hanno offerto un buon pranzo Haitiano. Subito dopo pranzo, senza nemmeno una pausa e una doccia, abbiamo incontrato una suora del “College Marie Reine Immaculee”,  la quale vuole aggiungere alcune aule al complesso  scolastico già esistente ed attivo.

Il terzo incontro è stato con Fr. Charles della Fondation Montesinos, che sta cercando fondi e collaborazioni per costruire un complesso con centri di accoglienza per 500 ragazzi e ragazze abbandonati, scuole dell’obbligo e scuole professionali per fare apprendere alcuni mestieri.
Prevedono anche delle  farm-allevamento di maiali, polli ecc. e negozi. Queste attività hanno come obbiettivo l’autofinanziamento del progetto.
Tutto il complesso verrà costruito con una particolare attenzione all’ecologia.

Verso sera siamo arrivati in albergo, doccia, cena e sonno ristoratore.

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