L’importanza di un saluto sincero e la serenità di chi non ha nulla

…”Quando mi faccio i 3 km a piedi per andare ad Andohantanjona e mi sento chiamare,  manao ahoana Sandra!!!, è una gioia immensa, è un semplice buongiorno ma mi regala un’emozione bellissima.

Anche ad Ilanivato, un quartiere poco distante dal centro città, la gente mi saluta con un cenno di sorriso.  Il saluto è una cosa importante, perché è un po’ come sentirsi accettati, accolti, è l’inizio di un rapporto.

In questi posti le sensazioni sono davvero contrastanti. È piacevole avvertire la serenità della gente anche se turbata dalla povertà e dalla fatica di sopravvivere. Abbiamo molto da imparare…

Le case, sopratutto ad Ilanivato, non si possono chiamare tali, sono delle capanne, dei buchi. Concretamente sono stanze di 2 metri x 2,50 e ci abitano dalle 5 alle 10 persone. Dentro non c’è nulla se non un letto, qualche cesta o cartone che fanno da armadio, e in un angolo della stanza ci sono dei mattoni dove appoggiano la pentola per cucinare. Cucinando dentro la stanza le mura diventano nere come il carbone. Chissà, forse anche per questo la gente è abituata a vivere per strada!”

   

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