Diario da Antanifisaka

Antanifisaka è un villaggio rurale che si trova  a circa 30 chilometri dalla capitale. Prima di partire per Antanifisaka io e Stefano abbiamo acquistato dell’acqua in bottiglia, del pane e della carne, perchè li non ci sono. Non c’è acqua in casa, solo del pozzo e non c’è energia elettrica, torce o candele.

Dopo un’ora e mezza di tragitto il pulmino ci lascia ai bordi del fiume che attraversiamo con la piroga. Non troviamo nessuno ad attenderci, aspettiamo un po’ e poi decidiamo di incamminarci, lasciando i bagagli al signore della piroga. Attraversiamo le risaie e la piccola pineta, per fortuna conosciamo la strada, dopo circa 30 minuti di cammino  arriviamo a casa di Paul, membro dell’equipe GdS, che rimane stupito del nostro arrivo a piedi, pensava che arrivassimo direttamente con il pulmino prendendo l’altra strada.

Saluti e abbracci, poi Paul invia tre persone, in bicicletta, a recuperare i bagagli lasciati alla piroga.

Iniziamo subito a visitare i bambini, io assumo il ruolo di assistente del medico.

La piccola biblioteca per l’occasione diventa ambulatorio. Un tavolino funge da scrivania, il lettino è un tavolo con una coperta e un lenzuolo bianco sopra… che dopo il quarto bambino che si sdraia diventa di colore marroncino… una bilancia e dei segni al muro per misurare l’altezza.

Alle 17.30 è già buio, accendiamo una candela per continuare con le visite, visto i tanti bambini che aspettano nel cortile. Alle 19 interrompiamo, abbiamo visitato una quarantina di piccoletti.

Ceniamo e poi una sigaretta sotto il magnifico cielo stellato. E’ praticamente impossibile non stare con il naso all’insù per  ammirare le stelle e la via lattea qui.

Il giorno seguente, dopo una doccia calda con secchio, una colazione con caffè, pane e marmellata (solo perché ci siamo noi, loro mangiano riso anche al mattino), riprendiamo con le visite dei bambini e di qualche adulto. Andiamo avanti fino le 14. Abbiamo visitato un’ottantina di bambini.

Pranziamo e poi un po’ a piedi e un po’ in moto andiamo ad Antambolo, villaggio dove il Granello di Senape con la gente di Antanifisaka ha collaborato alla ristrutturazione di un ospedale. Il GdS ha dato un contributo economico e il personale che è andato ogni giorno a controllare i lavori di ristrutturazione.

Peccato che ancora l’ospedale non sia aperto, a causa della crisi politica: lo Stato non invia il medico!!!

Torniamo a casa e troviamo ancora dei bambini ad aspettarci. Non possiamo dirgli di no… e così via, decidiamo di fare ancora qualche visita e di aiutarli come meglio possiamo.

 A presto amici!

Sandra

 

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