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COSTA D'AVORIO |
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Nome completo:
Repubblica della Costa d’Avorio
Lingua ufficiale:
Francese, dialetti (Dioula, Baoulé, Sénoufo, Bété, ecc.)
Capitale:
presidenziale Yamoussoukro, politica Abidjan
Religione:
religione più diffusa è la musulmana (40% circa della popolazione), seguita dalla cristiana (20% circa) mentre il resto della popolazione è dedita a vari culti animisti.
Clima :
Tipicamente tropicale, con costante alta percentuale di umidità (90-95%). Da novembre a maggio la temperatura varia trai 31 e i 36 gradi, da aprile ad agosto è il periodo delle grandi piogge, agosto ed ottobre la stagione delle piccole piogge.
Confina:
ad ovest con la Liberia e la Guinea, a nord con il Mali e il Burkina Faso, ad est con il Ghana e a sud con il Golfo di Guinea. |
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La Costa d'Avorio è una ex colonia francese, indipendente dal 1960. Fino ai primi anni '90 ha rappresentato un esempio di sviluppo economico e di stabilità politica per tutti i paesi africani. Alla morte del presidente Felix Huophouet-Boigny, che ha guidato il paese per 32 anni, sono cominciati aspri scontri, entrando cosi in un periodo di turbolenza legati alle difficili successioni al potere.
Questa situazione ha portato l’economia ad un tracollo.
Il cacao…di cui la Costa d’Avorio è il primo produttore mondiale… il caffè, il caucciù, ecc., dopo la forte caduta dei prezzi oggi, hanno una buona ripresa, mentre il cotone e l’ananas continuano a diminuire anno dopo anno. Per quanto riguarda l’estrazione mineraria, la produzione di greggio (Petrolio) si è ridotta, il Gas naturale invece ha registrato, nel 2008, una crescita come l’estrazione dell’ Oro.
La popolazione della Costa d’Avorio risente sempre più drammaticamente di questa antica crisi economica che peggiora costantemente e affonda le sue radici sia nell’ambito della politica nazionale che di quella internazionale. La disoccupazione o sotto-occupazione giovanile ha raggiunto quote enormi. Il tentativo di golpe del 2002, con la conseguente divisione in due del paese, ha ulteriormente incrementato i fattori di squilibrio presenti. Soprattutto nei villaggi rurali le condizioni di vita diventano ogni giorno più precarie e assumono sempre più i connotati di una grave povertà e sostanzialmente di impossibilità di lavoro con mancanza di qualunque prospettiva futura. I diritti fondamentali non sono garantiti e la tradizionale economia comunitaria di sussistenza lascia sempre più il passo ad una difficile lotta per la sopravvivenza. Lo stato non è in grado di fornire adeguati strumenti formativi capaci di dare risposte al bisogno lavorativo delle nuove generazioni. La formazione professionale è in mano a pochissime strutture private, presenti solo in alcune città della Costa d’Avorio, che hanno costi esorbitanti e che impediscono di fatto alla maggior parte dei giovani di accedervi. |
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Granello di senape
La Scuola Professionale e l'asilo
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